È l’era del cambiamento per il turismo open air e Human Company alza la posta per crescere, ma sempre nell’ottica di valorizzare il contesto ambientale e sociale. Motivazione che sta alla base dei nuovi progetti per villaggi dal carattere unico, per far vivere esperienze esclusive in libertà. Ma c’è di più…
“Strutture sempre aperte – evidenzia la chief marketing officer, Valentina Fioravanti -, che funzionano bene nei mesi di spalla e che possono avere la funzione di alleggerire l’affollamento del ricettivo in città, come nel caso del camping in town di Firenze, ad esempio. Diventano spesso basi di partenza per escursioni sul territorio, e la permanenza media dei soggiorni è di 3 notti”.
Per quanto riguarda le experience, è stato ampliato il portafoglio di proposte per rispondere meglio alle richieste degli ospiti di vivere soggiorni autentici, fra tradizioni e costumi dei territori.
Nuovi programmi di sostenibilità
Un riscontro che si guadagna migliorando su ogni fronte: “Il livello dei servizi si sta innalzando, e anche la spesa sta aumentando – spiega Fioravanti -. Introduciamo nuovi programmi di sostenibilità ed educazione didattica, corsi di recycling per il personale, laboratori con artigiani e altre iniziative”.
Un cammino costante e ritmato per uno sviluppo sostanziale, che ne ha fatto un player di punta del settore, con quattro brand di prodotto, in primis hu openair, che chiuderà l’anno con un incremento di ricavi di 11 punti percentuali sul 2023 e presenze attorno ai 4 milioni.
Scattano così i nuovi investimenti per aggiungere strutture innovative al portfolio Human Company: “Due villaggi in Veneto – precisa la manager -, lo hu Eraclea village e lo hu Porto Tolle village, che nascerà dalla riconversione di una centrale termoelettrica Enel; nel 2026 aprirà inoltre lo hu Cavriglia sport village, in Toscana”.
Ma è dai dettagli tecnici e dalle peculiarità che si evince la portata di queste novità. La struttura in Valle Ossi si svilupperà su un’area di 250 ettari, che manterrà le caratteristiche del paesaggio della bonifica per la valorizzazione della pineta e della Laguna del Mort; e la mobilità nel villaggio sarà al 100% green. ll progetto hu Porto Tolle village prende invece il via da Futur-E, programma promosso da Enel per riconvertire le centrali termoelettriche in luoghi ecosostenibili: 380 ettari sul Delta del Po. Dedicato all’attività sportiva e al benessere psicofisico sarà il Gavriglia, per dare vita a una stretta interazione tra ospiti e territorio circostante.
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