Aria aperta e creatività sono fattori interdipendenti, ma in Italia il settore dell’hospitality fatica ancora ad abbattere le barriere dei propri spazi edilizi e a spingere l’immaginazione oltre. Un paradosso per una Penisola ampiamente disabitata nelle sue aree interne, lunga quasi 1.200 chilometri e dove la varietà degli habitat rappresenta una notevole risorsa di sperimentazione di nuovi modelli insediativi. “Abbiamo soltanto bisogno di comunicare meglio e maggiormente quanto sta avvenendo già nel nostro Paese – osserva però Alberto Granzotto, presidente Faita-Federcamping – perché da dopo la pandemia sono stati avviati molteplici progetti per tutta l’Italia, incontrando crescenti consensi sia sul piano degli ospiti fruitori che degli investimenti d’impresa”.
“Oggi – aggiunge Granzotto – l’open air vale 8 miliardi di euro all’anno, tant’è che nel solo 2024 il comparto ha generato 11,4 milioni di arrivi e 71 milioni di presenze, grazie alla disponibilità di 2600 strutture”. Più che di nuove ricerche neuroscientifiche sui benefici del vivere in ambienti naturali, di cui lo studio ‘Creativity in the Wild: improving creative reasoning through immersion in natural settings’ (2012) resta tuttora una pietra miliare, occorre allora osservare in presa diretta la rivoluzione silenziosa che coinvolge campi tendati, mobile home, ma anche soluzioni abitative sviluppate in rapporto alla paesaggistica dei territori.
“Comfort, design e rispetto per l’ambiente – spiega Sergio Redaelli, a.d. Crippaconcept – sono i tre parametri che hanno permesso alla nostra azienda d’imporsi ben oltre i confini nazionali: per farlo abbiamo però avuto bisogno di avviare una collaborazione con il laboratorio AUDe della Facoltà di Ingegneria Civile Architettura dell’Università di Pavia, perché l’open air è un comparto che richiede un approccio complesso e transdisciplinare”. In circa una quindicina d’anni, il rapporto corpo umano/spazio delle mobile home – simili a container in lamiera, spartane e poco coibentate – è stato infatti ripensato completamente: l’esito odierno è un maxicaravan che può spingersi oltre i limiti del classico modulo rettangolare di 8×4 metri, perché privilegia linee pulite per mantenere l’ergonomia: ricorre all’uso di materiali riciclati e naturali come il sughero, è completo di tutti gli arredi, elettrodomestici e pannelli solari, ha cicli di vita sino a 10 anni. Non a caso l’ultimo modello Helios, sviluppato da Crippaconcept in collaborazione con lo studio Matteo Thun & Partners, è risultato anche uno dei più apprezzati all’ultima Milano Design Week 2024, raccogliendo un’ampia domanda per le regioni a maggior vocazione open air quali Veneto, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e Sardegna.
Dal punto di vista della sperimentazione, il lago di Garda appare certamente il territorio italiano che meglio si presta a lanciare o adattare modelli di tende evolute e a favorire l’integrazione tra camping e glamping: con 290 milioni di euro di spesa complessiva, pari al 22% dell’intera spesa della Regione Veneto, è infatti il primo comprensorio open air d’Italia e d’Europa. “Attivo sin dal 1961 – dichiara Orsola Rizzardi, ceo La Rocca Village di Bardolino – il nostro complesso è stato dotato di cupole geo, geo suite e Garda bubble, le cui caratteristiche termiche, unite alle migliori condizioni di esposizione solare, permetteranno quest’anno di offrire alloggio anche nei mesi invernali dal 5 dicembre al 23 febbraio. L’obiettivo è infatti quello di prolungare la stagionalità sino a 12 mesi (four seasons glamping), sfruttando da una parte il microclima favorevole del Garda, dall’altra l’integrazione alle cupole di saune in botte e vasche idromassaggio onde accrescere il benessere”.
L’open vision
Grazie alle tinozze posizionate sul patio in legno e alla dislocazione delle tende sulla parte più elevata del declivio di Bardolino, l’esperienza open air si trasforma in tal modo in open vision, potendo godere di una maggior ripartizione degli spazi abitabili e della totale trasparenza delle pareti bubble, laddove le piante d’ulivo locali offrano sufficiente privacy.
“Sostenibilità del camping significa per noi anche accessibilità – aggiunge Giovanna Gregori, ceo del Camping Bergamini di Peschiera del Garda -, ragion per cui abbiamo avviato nel 2024 il progetto V4A: nel Village for All tutti i luoghi divengono fruibili per persone con disabilità motoria, le reception vengono private di barriere, i menù sono disponibili in Braille oltre che in versione gluten free, mentre negli spazi comuni sono messi in funzione dispositivi a induzione per ipo-udenti. Infine, stiamo potenziando con apposita segnaletica il percorso di comunicazione ‘way-finding’, per favorire l’orientamento”.
Dopo un restyling decennale che ha portato il camping ad abbattere la sua già contenuta impronta ambientale, Bergamini ha fra l’altro ottenuto la certificazione Gstc che ne riconosce lo status Green di eco-camping, riuscendo così a intercettare una clientela sempre più giovane e sensibile ai temi della sostenibilità. Analogo impegno ha caratterizzato nel 2023 l’attività del Fornella Camping & Wellness Family Resort, dov’è stato creato un piccolo eco-villaggio di sette case mobili energeticamente indipendenti, destinato a raddoppiare entro il 2030. “Oltre a dotarsi di manuali di sostenibilità per monitorare i più di cento criteri individuati per divenire modelli di sviluppo circolari – aggiunge Carlo Berizzi, associate professor in Architectural and Urban Composition dell’Università di Pavia – le realtà dell’open air sono oggi chiamate ad adottare un approccio paesaggisticamente integrato. È finito il tempo degli standard di densità, prospettiva o dislocazione che appiattivano i progetti su una visione spaziale atopica, perché solo il dialogo con gli agenti ambientali può dar vita a guide naturali cui conformarsi in modo davvero efficiente”.
Ti è piaciuto questo contenuto? Condividilo con chi vuoi
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE
Contract • Hotellerie • News
Progettata con ingredienti naturali la nuova gamma di prodotti di cortesia è sviluppata secondo un approccio di eco-design
Progettata con ingredienti naturali la nuova gamma di prodotti di cortesia è sviluppata secondo un approccio di eco-design
Contract • Hotellerie • News
Sempre più albergatori chiedono ai progettisti materiali che assorbano i suoni e, nello stesso tempo, si presentino come elementi di arredo
Sempre più albergatori chiedono ai progettisti materiali che assorbano i suoni e, nello stesso tempo, si presentino come elementi di arredo
Le versioni in metallo e le nuove varianti delle collezioni firmate da alcuni tra i più famosi nomi italiani del settore
Le versioni in metallo e le nuove varianti delle collezioni firmate da alcuni tra i più famosi nomi italiani del settore