Da icona del passato ad hub del futuro. Con l’apertura questo giugno di una doppia area piscina immersa nel verde, il quattro stelle Quark Hotel di via Lampedusa a Milano aggiunge un nuovo tassello al suo progetto di upcycling: la riqualificazione delle 283 camere e degli spazi comuni dell’ex complesso alberghiero Ata nel quartiere Vigentino, cui farà seguito entro il prossimo triennio l’aggiornamento del più grande centro congressi della cintura milanese (6.200 mq distribuiti su tre livelli, incluse 33 sale meeting e una plenaria da 1.400 posti, a cura dell’Evastomper Studio).

“L’operazione nasce da un investimento congiunto di Colliers Global Investors e Aries Group dal valore iniziale di 6,2 milioni di euro – spiegano Stefano De Santis e Raniero Amati, rispettivamente ceo e chief sales & marketing officer Aries Group – poiché il nostro gruppo non è proprietario di strutture alberghiere, ma si occupa di gestione su misura. Le camere, dal design contemporaneo, dialogano ora con le aree comuni e ristorative valorizzando un approccio giovane e basato sulla condivisione degli spazi”.

Un’estetica dalle linee essenziali e pulite, unita alla cura della funzionalità, è infatti l’impronta stilistica lasciata dall’ex studio milanese di architettura CaberlonCaroppi, attento a valorizzare materiali e tessuti con texture dall’effetto naturale, nonché accostamenti cromatici tra i toni caldi della terracotta e quelli più freddi del grigio. L’hotel conta 16 camere Superior di 28 mq, 128 Junior Suite di 36 e 60 Family Suite da 44 mq, ma anche 12 Apartment Family Suite da 66 mq e 52 camere Studios’ Floor al quinto piano (da 36 a 50 mq) pensate per soggiorni ibridi e long stay. “Se la prossima fase permetterà di trasformare l’attuale centro congressi in un polo Mice dal concept completamente nuovo e unico per Milano – aggiungono De Santis e Amati – l’offerta gastronomica è stata nel frattempo rivisitata, proprio con l’intento di rafforzare l’anima leisure del Quark. Oggi possiamo infatti contare sulle creazioni dello chef stellato Andrea Ribaldone, mentre le cucine aperte sono guidate da Moreno Ungaretti: entrambi concorrono a proporre cibi di forte impronta stagionale e locale, utilizzando prodotti a chilometri zero provenienti dalle cascine limitrofe. Grazie anche alle nuove piscine, il nostro hotel è al servizio del quartiere Vigentino e vuole rappresentare l’anima trainante del rilancio urbanistico di quest’area verde”.

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