Romeo Collection apre il suo secondo urban resort e, dopo Napoli, sceglie Roma come destinazione, all’interno dello storico Palazzo Capponi. Situato pochi passi da piazza del Popolo, il palazzo risalente al XVI secolo ha ritrovato il suo splendore originario grazie all’intervento di ristrutturazione ad opera dello studio Zaha Hadid Architects. Dopo dieci anni di lavori (iniziati dalla stessa Zaha Hadid che vi ha lavorato fino alla sua morte) inaugura ora l’hotel Romeo Roma, celebrazione dell’heritage della Città Eterna, punto di incontro di arte, architettura, design, wellness e alta ristorazione.

Le linee fluide e dinamiche, tipiche dello studio si fondono armoniosamente con gli elementi storici strutturali, a partire dai magnifici soffitti affrescati, i trompe l’oeil e le volte celesti, e percorrono le 74 camere e suite fino agli spazi comuni. La progettualità quasi futuristica di Zaha Hadid si è dovuta confrontare con il passato del luogo, che è stato preservato e valorizzato con una meticolosa opera di restauro. Il nucleo dell’edificio risale infatti al XVI secolo, ma è il risultato di una stratificazione di periodi storici completamente diversi e persino più antichi. Negli anni ’50 fu anche sede dell’INAIL, che adattò gli interni per ospitare uffici amministrativi. Numerosi affreschi sono stati riportati quindi alla luce ed è stata creata una ‘seconda pelle’ alle pareti, una sorta di intercapedine, per garantire gli standard e i comfort dell’accoglienza contemporanea.

Tra passato e presente

Gli ambienti sono stati poi enfatizzati da una ricercata selezione dei materiali – come il marmo di Carrara, la pietra lavica, il vetro, il legno massiccio e il Krion -, scelti non solo per la loro estetica, ma anche per la funzionalità nel migliorare l’acustica e nel regolare naturalmente la temperatura dell’ambiente.

Cuore dell’hotel è il cortile interno progettato come una piazza urbana, circondato dalle facciate storiche del palazzo e da alcune delle sue più esclusive mete per la convivialità: il bar, la Spa Sisley Paris e il ristorante Il Cortile. E in termini di ristorazione, l’hotel rappresenta ulteriormente un landmark in città, ospitando il primo ristorante Alain Ducasse a Roma.

Romeo Roma unisce perfettamente passato e presente, così come esperienze culturali e artistiche di ogni epoca. Grazie, infatti, all’intervento congiunto della Soprintendenza Speciale Archeologia, delle Belle Arti e Paesaggi di Roma, l’hotel diventa una vera e propria galleria d’arte. Ogni spazio è arricchito da opere di artisti contemporanei come Christian Leperino, Mario Schifano, Mimmo Paladino e Francesco Clemente, accanto a manufatti storici scoperti durante i lavori di restauro, come la testa in marmo bianco di Livia Drusilla, moglie dell’imperatore Augusto.

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