Fluida, sinuosa, sempre lei: Serpente. Nasce nel 1965 dalla matita di Elio Martinelli e conquista subito tutti. Da tavolo o da terra, con il braccio girevole e il diffusore bianco che ruota a 360 gradi, scivola lenta e sinuosa nello spazio, elegante, viva, con quel movimento che ti cattura lo sguardo e non ti molla più. Diventa subito un’icona. Le mode cambiano, le tendenze passano, ma lei, uno dei pezzi top di Martinelli Luce, resta fedele a sé stessa. Storia e futuro, charme e funzionalità, tecnologia e poesia: tutto in una lampada che osa, che gioca, che non conosce mezze misure.

Per il sessantesimo anniversario Serpente si veste di arancio. Caldo, vitale, allegro: il colore simbolo degli Anni ’60, pieni di creatività, ottimismo e voglia di fare casino. “L’arancio richiama entusiasmo, movimento, libertà creativa – racconta Emiliana Martinelli, presidente di Martinelli Luce -. Mio padre lo amava, e ancora oggi guida il nostro lavoro. Ricordo Serpente sul pianoforte di casa, mentre mio figlio Marco muoveva le prime note. Fa parte della nostra storia, di famiglia e di azienda. Ci identifica”.

Serpente scivola così attraverso le generazioni, elegante testimone di storia e stile. Non ha una ruga, non ha bisogno di lifting o di una crema anti age. Le basta cambiare abito, come una diva che sa quando entrare in scena.  Del resto è nata da un’intuizione audace, pensata per essere pop e un po’ impertinente. Una lampada che illumina, seduce e continua a far parlare di sé. Ancora oggi.

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