Un gruppo di archistar e ingegneri di fama internazionale e un progetto solo apparentemente troppo ambizioso: ampliare il territorio di uno Stato del 3% con un’isola verde, un eco-quartiere di lusso unico al mondo. Come se in Italia si aggiungesse una regione intera.
Dopo dieci anni di lavoro, l’utopia è diventata una realtà che si chiama MareTerra, la più ambiziosa opera di land reclamation in Europa che ha regalato al Principato di Monaco 6 ettari sul mare, costati qualcosa come 2 miliardi di euro. “Una conquista pacifica in un mondo inquieto e instabile – ha sottolineato, all’inaugurazione del nuovo ‘quartiere’, il principe Alberto di Monaco -, fatta con la forza degli ingegneri, degli architetti, e non con la guerra”.
Il disegno complessivo dell’estensione in mare è stato pensato dall’architetto Denis Valode, che ha lavorato con Stefano Boeri, Tadao Ando, Lord Norman Foster e il paesaggista Michel Desvignes, ma soprattutto con Renzo Piano. Porta il suo nome, infatti, l’edificio principale di MareTerra, ‘Le Renzo’ appunto. “Tante volte il principe è venuto a Genova per parlarmi di questo progetto – ha confidato a Corriere della Sera l’architetto Piano -. E sì, sono soddisfatto di vedere ‘Le Renzo’ che oggi si staglia nel cielo, vola, leggero sulle onde. Quel che volevo”.
Alberto ha detto al Corriere di aver scelto Piano conquistato dal “suo uso della luce, e la luce per un Paese sul mare è tutto”.
La salvaguardia dell’ambiente marino
“L’idea alla base del mio pensiero architettonico per MareTerra – ha spiegato l’architetto Valode – è stata di assecondare con la forma della penisola la natura con il suo snodarsi a onda, e di riprodurre con una collina le asperità di Monaco. Bene, la costruzione di Piano che sembra un veliero sulle onde riconnette il progetto al mare. Questo è il bello di lavorare fianco a fianco con colleghi tutti dalla forte personalità”.
Per realizzare l’estensione nel 2013 lo Stato di Monaco ha varato un dipartimento ad hoc, Urbamer, ovvero Mission Urbanization en Mer: “Un progetto di urbanizzazione necessario – spiega Céline Caron-Dagioni, ministro all’ambiente e urbanizzazione -, visto che Monaco continua a crescere ma è costretta ai suoi confini dal mare. Ma è un piano soppesato con attenzione da un comitato scientifico, che ha messo in salvo il patrimonio sottomarino”.
I numeri finali di MareTerra parlano di un ettaro di parco, 10 ville, 110 appartamenti e 4mila metri commerciali. Un’altra cifra dà, invece, la dimensione ultra luxury del nuovo quartiere: le ville sono vendute ora a 120mila euro al metro quadro.
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