I suoi progetti vanno dalle Spa alle soluzioni ricettive all’interno dei resort, fino a interi hotel ideati per la rigenerazione di corpo e mente. Alberto Apostoli si definisce architetto del benessere e proprio da quest’ultima parola parte per spiegarne il significato profondo.

“Il sostantivo è ormai molto inflazionato, così come ‘wellness’, che per noi è riduttivo – sottolinea – perché associa semplicemente l’idea di benessere con quella di attività fisica. Io preferisco parlare, invece, di well-being, un concetto che abbraccia la triade corpo, anima e mente”.

Alberto Apostoli

Alberto Apostoli

Ecco che, dunque, l’obiettivo principale dei suoi lavori è aiutare gli ospiti a raggiungere, o a ritrovare, il bilanciamento perfetto tra questi tre elementi strettamente correlati. “L’atto formale creativo – specifica Apostoli – è secondario rispetto alla scelta di soluzioni che mettano al centro l’equilibrio della persona”. Un’esigenza sempre più sentita, che sta trasformando radicalmente la percezione del lusso “ora inteso dai più non come opulenza degli arredi o servizio impeccabile, ma come opportunità di ritrovare se stessi in un contesto che abbini la riservatezza degli spazi, il mangiare sano, l’esperienza della Spa e la sostenibilità ambientale e sociale di tutta la struttura”. Proprio quest’ultima è al centro delle scelte architettoniche dello Studio Appostoli: “Se la Spa è il benessere dell’uomo, la sostenibilità è il benessere del pianeta e le nuove realtà dell’hospitality devono ambire non solo alla sostenibilità ambientale, ma anche a quella sociale. Gli spazi devono infatti consentire anche al personale che ci lavora di viver bene, per innescare quel circolo virtuoso che crea un’esperienza di soggiorno piacevole”.

Progetti ‘chiavi in mano’

Architettura, interior design, ingegneria strutturale o impiantistica, ma anche consulenza strategica e gestionale: lo Studio Apostoli segue i clienti a 360 gradi assistendo gli imprenditori in tutto e consegnando loro un pacchetto chiavi in mano, dopo averli accompagnati dalla fase iniziale (due diligence, studi di fattibilità, business plan), fino alla comunicazione dell’opera realizzata, attraverso tutta la vita del progetto. “Il nostro staff – spiega Apostoli – viene formato anche attraverso un programma interno e ottiene competenze non solo tecniche o creative, ma anche economiche, gestionali e commerciali”.

Casa Cipriani Milano Spa, Alberto Apostoli

La Spa di Casa Cipriani Milano

Più di mille i progetti portati a termine in 25 anni di attività in tutto il mondo, tra cui in Italia il Lefay Resort Dolomiti, di cui lo studio ha curato il concept design degli interni, la Casa Cipriani Spa a Milano e le Preistoriche Green Lodge a Montegrotto Terme, oasi di pace a impatto zero, realizzate su un sistema di 160 micropali fra gli alberi secolari del parco del resort, che non sono stati abbattuti ma incastonati all’interno dei lodge, costruiti attorno alle piante, in un disegno armonico. “Ci piace l’approccio multisensoriale e la natura ha già in sé tutti gli elementi che ci servono – fa notare Apostoli -, è multisensoriale e quindi la inseriamo il più possibile all’interno dei nostri progetti. I luoghi del benessere non sono tali se la natura non ne è parte integrante”.

Ed è proprio la natura la protagonista assoluta del nuovo progetto che Apostoli ha intrapreso in Mongolia: il Tavan Jargal Resort, situato a 40 km dal centro di Ulan Bator, capitale del Paese. “Si tratta – ci spiega l’architetto – di un retreat resort che integra il territorio della tundra in cui è immerso con un’architettura molto sussurrata, che si mimetizza con l’ambiente selvaggio”.

Natura al centro anche nel nuovo boutique wellness resort che lo Studio Apostoli ha ideato a Singapore: “Qui le piante officinali verranno coltivate in loco e usate per i trattamenti e i rituali di benessere. Stiamo facendo un complicato lavoro multidisciplinare con specialisti locali”.

E, infine, due progetti italiani: “In Puglia – anticipa l’architetto – porteremo a termine una Spa molto particolare in una masseria, con un concept che vuole unire tradizioni del territorio e linguaggi orientali. A Civitavecchia, infine, stiamo lavorando su un grande parco termale che si affaccia sulle Terme di Traiano e che ne richiamerà alcuni elementi, come ad esempio le vasche, delle stesse dimensioni di quelle del I secolo a.C. L’obiettivo è dar vita a un vero e proprio teatro il cui palcoscenico saranno gli antichi luoghi del benessere”.

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