La prossima Biennale Architettura di Venezia si terrà dal 10 maggio al 23 novembre. Carlo Ratti, il suo curatore, ne spiega a InOut Review il tema, offrendoci spunti di riflessione su come l’IA influenzerà il design e l’architettura.
“Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva” è il titolo della Biennale di Architettura da lei curata. In che modo l’IA sta cambiando il design?
L’IA sta trasformando il design in un processo più fluido e collaborativo, in cui uomo e macchina lavorano in sinergia. Già oggi l’IA generativa aiuta a cercare riferimenti e a generare nuove forme; domani potrebbe intervenire su scala più ampia, anticipando le necessità progettuali e ambientali. Il design non sarà più solo il risultato di un’intuizione creativa, ma di un dialogo continuo tra intelligenze diverse.
Per la prima volta al mondo, in un’esposizione, ci saranno robot umanoidi che impareranno a lavorare nel mondo della costruzione. Cosa dobbiamo aspettarci?
La robotica applicata all’edilizia apre scenari inediti per il futuro, ed è proprio ciò che vogliamo esplorare trasformando la Biennale di quest’anno in un laboratorio. Questo avverrà grazie a Fondamentale, la filiera italiana delle costruzioni, e al contributo di ricercatori di tutto il mondo: dalla Tongji University di Pechino al MIT di Boston, dal Politecnico di Torino all’ETH di Zurigo.
Nella sezione Living Structure vedremo IA e tecniche tradizionali insieme. Come vede questa integrazione?
Ѐ una delle sfide più affascinanti del design contemporaneo. L’IA non cancella il sapere manuale, lo amplifica. Oggi la macchina può solo imparare dall’uomo, aumentando le sue potenzialità. Diversi i progetti che esploreranno questa dimensione: quello basato sulla tradizione della carpenteria giapponese, coordinato da Kengo Kuma, e un altro che mette insieme robot e artigiani tradizionali del Bhutan, coordinato da Bjarke Ingels.
Quali tendenze vede nel design degli spazi dedicati all’ospitalità e come pensa che l’IA plasmerà il settore?
Immagino una progettazione sempre più su misura, in cui ogni elemento – dall’illuminazione ai materiali – potrà adattarsi dinamicamente per migliorare l’esperienza e ridurre l’impatto ambientale.
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