Tra camere con area wellness inclusa e saune panoramiche esterne, il mondo dell’hotellerie continua a investire per migliorare le aree benessere, ottenendo l’effetto sperato di allargare la platea dei potenziali visitatori e di allungare la stagionalità, indispensabile per le strutture che vivono soprattutto di mare e montagna.
Certo questo ambito muove maggiormente il segmento alberghiero dalle 4 stelle in su. Anche se in realtà una piccola Spa, ormai, è appannaggio praticamente di tutti. E se la fascia lusso arriva a richiedere personalizzazioni esclusive e materiale di pregio, gli altri si accontentano di elementi più essenziali. Ma pur sempre di qualità.
Il valore del wellness
In un segmento medio-alto dell’industria turistica uno dei trend più evidenti è quello di rimodulare gli spazi interni al fine di poter offrire vere e proprie “Suite Spa”, cioè camere che permettano di godere di un’area benessere privata.
“Assistiamo alla tendenza ad ampliare le dimensioni delle camere al fine di offrire più servizi e comfort – raccontano dal gruppo Treesse -. Spesso vengono realizzate nuove camere più spaziose, pur diminuendo il numero di quelle disponibili in struttura, lavorando sulle metrature in modo da inserire piccole aree wellness – aggiunge Treesse -. L’area benessere all’interno della stessa camera ha un valore aggiunto molto alto ed è senz’altro una delle novità rilevanti. Oggi i clienti viaggiano di più, conoscono le strutture, e anche parlando di aree benessere comuni, non si accontentano più di un’offerta standard, perché ormai il benessere non è più un accessorio, ma un elemento centrale su cui decidere un weekend o una vacanza. “Quando le strutture investono, lo sforzo è ripagato perché un’ottima offerta wellness allunga la stagionalità e fa lavorare su più mesi” confermano anche dalla padovana Stenal.
Anche il contatto esterno-interno è uno dei trend che si conferma in questa stagione invernale. “C’è un forte interesse per le saune outdoor, che offrono un’esperienza unica a contatto con la natura, anche in condizioni climatiche avverse. Ci sono vari prodotti con pareti in vetro, capaci di resistere perfettamente anche al freddo più intenso e garantire un comfort ottimale, perfetti soprattutto per strutture di montagna che optano per installazioni panoramiche e desiderano offrire un wellness di alto livello” raccontano da Carmenta.
“Un concetto simile – aggiungono da Carmenta – si riscontra anche negli hotel di aree costiere o comunque più temperate, dove invece le soluzioni esterne, con ampie vetrate, servono a sfruttare al massimo la luce naturale”.
Piscina, sauna, abbondante uso dell’acqua e di passaggio caldo-freddo sono gli “essenziali” che ormai non possono mancare in un hotel che vuole differenziarsi a livello di benessere. Accanto a questi, non mancano le “chicche” su cui i produttori italiani sono all’avanguardia e che si riescono bene ad esportare anche oltre confine. “Una di queste, su cui ci stiamo specializzando, è la doccia di neve, una vera e propria cascata di neve naturale all’interno dell’area benessere, disponibile 365 giorni all’anno, come momento di contrasto caldo-freddo. Un plus che presenta parecchie richieste, anche dall’estero” spiegano ancora dalla Stenal.
“Guardando alle nostre proposte – raccontano i rappresentanti di Treesse – una delle ultime novità, che prende il nome di Mirage, è una soluzione integrata che racchiude sauna, doccia e hammam/bagno turco condensate in un’unica cabina”.
“Noi stiamo riscontrando forte interesse per la cabina a infrarossi e per le docce emozionali, che offrono esperienze multisensoriali molto gradite. Tra i servizi ancora più di nicchia, il frigidarium è particolarmente attrezzato nelle strutture alla ricerca di un’esperienza sofisticata” aggiungono da Carmenta.
Naturalmente questa abbondanza di offerta wellness presenta un alto costo a livello di dispendio energetico. Non è semplice trovare l’equilibrio tra qualità dei servizi, efficienza dei costi e rispetto per l’ambiente. L’industria è comunque al lavoro per fornire il massimo consentito oggi dalla tecnologia costruttiva. E bisogna ricordare che molti degli investimenti effettuati in questa direzione possono ancora ricadere negli sgravi previsti (sotto forma di credito d’imposta), che prendono il nome di Bonus Transizione 4.0 o 5.0.
“Noi proponiamo un sistema chiamato Spa Manager, che tiene sotto controllo le utenze di una Spa e permette di gestire i consumi in modo integrato. Ci siamo anche specializzati sulla coibentazione delle strutture, con un pacchetto brevettato che permette di scaldare le cabine con una richiesta minore di energia rispetto alla media” dice Stenal.
“In casa nostra un’innovazione significativa arriva dal sistema Genius, un software per la gestione da remoto della spa, che controlla temperature e livello di umidità permettendo di ridurre i consumi” conclude Carmenta.
Ti è piaciuto questo contenuto? Condividilo con chi vuoi
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE
Sono 241 i prodotti inseriti nell'ADI Design Index, che concorreranno al Compasso d’Oro 2026. I progetti sono in mostra all’ADI Design Museum di Milano
Sono 241 i prodotti inseriti nell'ADI Design Index, che concorreranno al Compasso d’Oro 2026. I progetti sono in mostra all’ADI Design Museum di Milano
Contract • News • Ospitalità
Nelle sue collezioni l'azienda combina tecniche artigianali a tecnologie di avanguardia, con un occhio attento all'ambiente
Nelle sue collezioni l'azienda combina tecniche artigianali a tecnologie di avanguardia, con un occhio attento all'ambiente
Design • Hotellerie • News • Uncategorized
Nel nuovo cinque stelle di Roma il regista e designer ha curato le aree comuni, inclusi ristorante e bar, mescolando lusso antico con dettagli contemporanei come nell'Aula Magna
Nel nuovo cinque stelle di Roma il regista e designer ha curato le aree comuni, inclusi ristorante e bar, mescolando lusso antico con dettagli contemporanei come nell'Aula Magna