L’innovazione nel settore dell’arredamento per hotel e strutture commerciali corre su nuovi binari. E il mondo del contract si interroga sui futuri sviluppi connessi a Intelligenza Artificiale e nuove tecnologie. A confermarlo è il management di Concreta, azienda che da oltre 30 anni si occupa di fornire soluzioni personalizzate e ‘chiavi in mano’ a prestigiose realtà del mondo dell’hotellerie.

Nel corso del tempo il mercato si è profondamente trasformato e le soluzioni proposte oggi sono frutto dell’analisi dei nuovi trend, come spiega a InOut Review il presidente di Concreta, Umberto Paganoni. “Per quanto abbiamo potuto constatare, in questi ultimi anni non è tanto una segmentazione di tipologia e/o destinazione degli hotel ad essere cambiata, bensì il target qualitativo, che si è spostato sensibilmente sulla fascia medio alta. La richiesta, sia in termini di nuovi hotel che di riqualificazione di quelli esistenti, è aumentata notevolmente per gli hotel dai 4 stelle a salire, questo a prescindere dalla destinazione e dalla tipologia di hotel. Aspetto comune a tutti i progetti è il crescente interesse per soluzioni personalizzate che combinino comfort, funzionalità e sostenibilità, rispondendo così alle nuove tendenze del mercato”.

Il contract ‘chiavi in mano’

Un mercato che Concreta approccia con la filosofia del ‘chiavi in mano’. “Dal punto di vista prettamente etimologico – aggiunge il ceo Stefano Gavazzi – chiavi in mano significa ‘pronto all’uso’. Nel nostro settore si parte con l’analisi preliminare del progetto, per poi procedere ad una quotazione mirata con eventuali campionature e con stesure di planning dettagliati. Si passa poi alla fase operativa, dove viene dapprima sviluppato tutto il processo di disegni costruttivi per poi passare alla fase di consegna e installazione, dove ci facciamo carico di tutte le attività necessarie”.

Gavazzi fa quindi un affondo particolare sull’uso di nuovi materiali. “I principali produttori di materie prime, dal momento in cui la sostenibilità ambientale è diventata un’esigenza, fanno di questa caratteristica una delle loro mission principali. Non solo materie prime, ma anche sistemi tecnologici , impiantistici e di costruzione che sono divenuti oggi tema sensibile di ogni commessa. L’interior contractor, in coordinamento con il progettista o designer, deve mantenersi costantemente aggiornato in materia, così da poter selezionare prodotti idonei per ogni progetto”.

Intanto, il futuro sta imponendo nuove sfide. “Negli ultimi dieci anni – chiude Paganoni – abbiamo particolarmente curato il mercato dell’hospitality inteso come hotel, resort e strutture adibite a questo tipo di servizio di medio e alto livello, andando a strutturarci per proporci come una risposta efficace. In quest’ottica stiamo valutando l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale in diversi settori della nostra azienda, tra cui la logistica e la produzione . Crediamo che l’IA potrà offrire nuove opportunità per migliorare l’efficienza e la qualità di alcuni processi, motivo per cui siamo aperti a queste novità”. Senza dimenticare l’indispensabile apporto della creatività che solo l’human touch può garantire.

Ti è piaciuto questo contenuto? Condividilo con chi vuoi

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE