Il progetto di ristrutturazione dell’Hotel Imperiale di Roma, curato dall’architetto Andrea Auletta per conto di Omnia Hotels, costituisce un intervento esemplare di riqualificazione urbana su un edificio ottocentesco in pieno centro storico. L’operazione – condotta in collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Culturali e conclusa dopo 18 mesi di lavori – ha saputo conciliare i vincoli conservativi ai criteri di efficienza tecnica, restituendo all’immobile funzionalità moderna senza cancellarne l’identità storica.
Il restauro tecnico-architettonico per l’Hotel Imperiale a Roma
Il lavoro è partito dal consolidamento della facciata e dal recupero degli elementi originali: le vetrate liberty e la scalinata monumentale sono state sottoposte a interventi conservativi che le hanno perfettamente integrate nel nuovo concept.
L’impiantistica è stata completamente ripensata per adeguare l’edificio alle normative vigenti e agli standard operativi di un hotel contemporaneo. Sono state adottate tecnologie avanzate orientate all’efficientamento energetico e al comfort acustico e termico: integrazione di sistemi Hvac ad alta efficienza, illuminazione a led dimmerabile con scenografie di luce studiate per valorizzare le superfici storiche e interventi di isolamento per garantire privacy e qualità del sonno.

La nuova e rinnovata suite Dolce Vita.
Gli interni del nuovo Hotel Imperiale
Gli allestimenti interni sono al centro dell’identità compositiva voluta dall’architetto Auletta. Le aree comuni utilizzano materiali nobili – travertino abbinato a inserti in marmo arabescato orobico – realizzati con tecniche di posa che simulano “tappeti” in pietra, mentre gessi decorativi su disegno e boiserie cannettate in noce canaletto scandiscono i volumi e i raccordi orizzontali. Nelle camere il parquet in rovere tinto noce con finitura spazzolata è integrato da profili in gesso che richiamano le scanalature delle colonne romane: un lessico formale che costruisce continuità tra heritage e design contemporaneo.
Particolare attenzione è stata data al progetto del pavimento d’ingresso, concepito come omaggio contemporaneo alle piante architettoniche circolari dei monumenti romani (Pantheon, Tempietto di San Pietro in Montorio, Mausoleo di Santa Costanza). Si tratta di un intervento di design applicato alla pavimentazione che fonde simbologia cittadina e tecniche di taglio di precisione.
Il ristorante Convivio Lounge rappresenta una soluzione progettuale interessante: il salotto interno con bar e ristorante funge da “giardino d’inverno”, grazie a un grande lucernario che amplifica la luce. La carta da parati con rimandi a Villa Borghese, il mantenimento dei lampadari originali e la definizione di un’area esterna verde restituiscono uno spazio ibrido, interno/esterno, pensato per la convivialità ma anche per la fruizione in diversi periodi dell’anno. L’integrazione di un lucernario storico con moderne strutture di sostegno e vetrazione a controllo solare è un buon esempio di come l’intervento conservativo si sia confrontato con esigenze tecniche contemporanee.

Il ristorante Convivio Lounge.
Le fotografie in bianco e nero commissionate ad hoc a Marco Giustiniani, infine, sono vere e proprie opere d’arte e agiscono come “quadri dell’Hotel Imperiale”, progettate per dialogare sia con il linguaggio storico sia con l’atmosfera cromatica contemporanea degli spazi.
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