Un’antica residenza nobiliare da una parte, un edificio degli anni 80 dall’altra e un fil rouge che li unisce in un unico hotel di charme. Dopo il debutto di Roma nel 2021 apre le porte The Hoxton, Florence, il secondo hotel italiano del brand, i cui interni sono stati curati da AIME Studios, il creative studio del Gruppo Ennismore. Una struttura caratterizzata da un inedito mix tra antico e contemporaneo, con le sue 161 camere distribuite in due edifici principali vis-à-vis: un palazzo tardo-rinascimentale del XVI secolo – che ha mantenuto la storica facciata e una loggia sul giardino interno – e un edificio moderno progettato da Andrea Branzi negli anni ’80, caratterizzato da un’originale facciata in legno a doghe che sottolinea un’architettura modernista, essenziale e lineare.
Allo stesso modo antico e moderno convivono all’interno, grazie a spazi impreziositi da arredi su misura e pezzi vintage che celebrano l’artigianato italiano. AIME Studios ha saputo trasformare l’antica residenza nobiliare preservando con cura alcuni elementi tipici del periodo rinascimentale, come l’arcata esterna che circonda il cortile, le pareti con finitura a calce e gli affreschi originali del 1611.
Il design che reinterpreta il Rinascimento
Le camere sono ripartite tra i due edifici e connesse da un cortile verde impreziosito da una spettacolare fontana, che funge anche da zona pranzo all’aperto. Nel palazzo principale, il design reinterpreta il Rinascimento in chiave moderna, con richiami alle geometrie e ai motivi dell’architettura classica fiorentina, abbinati a influenze italiane di metà Novecento. Alcune camere godono di una vista sul Duomo, altre dispongono di ampie terrazze con vasche da bagno all’aperto, mentre altre ancora si sviluppano su due livelli con un’area lounge e una scala a chiocciola. La palette cromatica si ispira ai marmi policromi del Duomo e le testate dei letti riprendono le linee della facciata della Basilica di Santo Spirito. Motivi tessili “fiammati” – un omaggio alla famiglia Medici – decorano i bordi delle tende e i tappeti dei corridoi.

La lobby del The Hoxton Florence – Heiko Prigge
L’edificio Branzi, realizzato negli anni ’80 dall’architetto e designer fiorentino Andrea Branzi, fondatore di Archizoom e membro del movimento Memphis, si distingue invece per il suo stile audace. Le camere sono arredate da tessuti e materiali con colori vivaci, stampe a contrasto e materiali esotici, con pezzi di design iconici come armadi asimmetrici e lampade da tavolo a righe monocromatiche, caratteristici di quel movimento.
Agli ospiti che cercano un’esperienza esclusiva e familiare è dedicata House, una novità assoluta per The Hoxton: un appartamento indipendente con tre camere da letto, quattro bagni, una cucina all’avanguardia, un’area pranzo, un soggiorno e una terrazza privata.
Nel ristorante Alassio gli interni richiamano l’atmosfera della cittadina costiera, con soffitti a volta, opere d’arte italiane, poster vintage, lampadari di Murano e marmi pregiati.
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