Un palazzo del 1300, nel cuore della Firenze rinascimentale, rinasce grazie a un progetto che ha visto la cooperazione di numerosi professionisti. Il Monna Lisa Firenze, parte del portafoglio di Dei Cavalieri Collection, verrà trasformato in un relais di lusso dove l’eredità culturale e artistica fiorentina si sposerà con la contemporaneità.
Un progetto imponente e molto complicato, come spiega l’architetto Paola Gori, General Architecture Group, “per un palazzo che ha una lunghissima storia, nato come casa mercantile e vincolato già nel 1901, quando la Soprintendenza ancora non esisteva”. L’edificio presenta elementi di grande valore, come la scala elicoidale in pietra serena che si sviluppa dall’ingresso fino alla parte superiore e i cassettonati lignei, oltre a un giardino di 1000 mq: un valore aggiunto di non poco conto, dal momento che siamo nel pieno centro storico cittadino.
Un restauro che recupera la storia
“Tutto l’immobile – sottolinea Gori – è caratterizzato da cotto e pietra serena, i materiali tipici della tradizione fiorentina che la nuova proprietà ha voluto fortemente mantenere. Lo spirito è stato quello di procedere sì al restauro e alla riqualificazione di tutto il palazzo, ma recuperandone la storia e tutti gli elementi di pregio al suo interno, compresi i pavimenti in cotto originale, che verranno smontati, ripuliti e riposizionati, o i vecchi portali in pietra, che erano stati chiusi e intonacati e che noi riapriremo”.
“Il nostro concept – aggiunge Giuseppe Varsavia, founder architect e manager director dello studio De.Tales – è di dar vita a un classico contemporaneo, proporre un’ospitalità tranquilla che dia un senso di appartenenza al luogo e, al tempo stesso, un effetto di confort e sorpresa. Al termine dei lavori il Monna Lisa dovrà avere una personalità vibrante, garantire una emozionalità dovuta alla scoperta del luogo e non far mancare tutti gli elementi base che un hotel deve avere e che consentono di starci bene, socializzare e trovarsi a proprio agio”.
Il progetto ha preso il via dalla valutazione degli elementi di pregio, valorizzandoli: è il caso delle opere d’arte già presenti all’interno del palazzo, “che verranno musealizzate, facendole diventare parte dell’esperienza di soggiorno”.
Il giardino interno
Per quanto riguarda il giardino di 1000 mq – spiega Francesco Frontera, general manager & project director di Frontera Gardens – abbiamo deciso di correlare gli elementi storici con la scelta botanica, con parti artigianali in ferro battuto e palette con vari cromatismi di verde. Lo spazio protetto del giardino chiuso ci consente di portare elementi mediterranei, che si affiancano agli aceri e ai corbezzoli, con l’obiettivo di avere un giardino verde tutto l’anno”.
Uno spazio che sarà reso fruibile grazie a grandi oasi verdi con aree relax: “Uno spazio da vivere e frequentare, in un giardino dinamico e sempre fiorito, con una parte coperta che potrà ospitare eventi e ristorazione. L’esperienza sarà anche serale, grazie a un sistema di luci soft e rilassanti”.
“I lavori, che riguarderanno tutte e tre le strutture del complesso – l’edificio storico, la limonaia e la scuderia – dovrebbero essere conclusi entro il 2025 – spiega Gabriele Bini, direttore sviluppo del gruppo Dei Cavalieri Collection -. L’hotel è chiuso dall’8 aprile scorso, ma gli interventi erano incominciati molto prima e l’investimento oscilla tra i 10 e i 12 milioni di euro. Al termine passeremo dalle attuali 52 a 40 camere più ampie e confortevoli, tra cui la Camera della Contessa di 50 mq”.
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