Puntuali come un rito, arrivano i primi pronostici: quale sarà il colore dell’anno? Quali sfumature guideranno l’arredo, le pareti, le atmosfere dei nuovi interni? Tra ipotesi e scommesse, una cosa è certa: il colore non è mai solo tinta, ma un linguaggio che parla dello spazio e di chi lo vive. Hotel e ristoranti prima di tutto. Seguendo questa visione, San Marco presenta i Color Trends 2026: panorami cromatici che guardano oltre le pareti, abbracciando lo spazio nella sua interezza. In ogni progetto creativo, il colore dialoga con superfici, texture e arredi, diventando parte di un racconto più ampio.

Ogni palette è pensata come uno spartito: le nuance hanno peso, le combinazioni suggeriscono ritmo e armonia, e ogni applicazione concreta diventa un invito a sperimentare stanze perfettamente equilibrate. “I Color Trends 2026 segnano un nuovo capitolo nel nostro percorso nel design d’interni –  racconta Roberta Vecci, International Marketing Director San Marco Group -. Non si tratta di seguire tendenze, ma di creare un dialogo. Il colore diventa racconto, strumento per progettisti e appassionati, tra moodboard ispiratori e combinazioni cromatiche intuitive”.

Moodboard Radical Optimism

Un percorso reso possibile anche grazie a Fabrizia Magnoler, Technical Specialist del gruppo, che ha guidato la ricerca con competenza e sensibilità materica. Le tendenze 2026 si raccontano in tre storie cromatiche. Radical Optimism: colori accesi, contrasti vivi, energia pura. Ambienti creativi che non passano inosservati. Calm Nest: tonalità soffuse e pastelli delicati. Spazi che invitano a rallentare e respirare. Tactile Brutalism: materiali solidi, neutri profondi, volumi scultorei. Stanze che si sentono tanto quanto si vedono. Tre modi di vedere che anticipano il 2026.

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