Dimensioni più piccole, quindi meno metri cubi d’acqua, ma più attenzione ad arredi e accessori. È questo il trend delle piscine utilizzate nelle strutture ricettive di oggi. Una tendenza che prosegue ormai da qualche anno, ma che diventa ancora più stringente in chiave di sostenibilità ambientale.

“Fino a qualche tempo fa la piscina conservava ancora una connotazione sportiva. Se ne costruivano di lunghe, sempre orizzontali, anche profonde tre metri, immaginate per il nuoto” spiega Ferruccio Alessandria, presidente di Assopiscine, che riunisce la filiera che vai dai produttori alle società di progettazione, dalla distribuzione alla gestione. “Oggi, invece – aggiunge -, domina il concetto di relax e il target di riferimento non è lo sportivo, ma la coppia e le famiglie”. Dopo lo stallo post Covid, il settore è rimbalzato di almeno il 50%. Il parco piscine italiano è composto da circa 700mila strutture, di cui 100mila di tipo semi-pubblico, categoria in cui ricadono quelle a uso ricettivo.

Nel 2024 dovrebbero essere realizzate fra le 15 e le 17mila piscine, livello che segnerebbe il ritorno al pre-pandemia. I nuovi ordini seguono caratteristiche ben precise.

“Le dimensioni si riducono – prosegue Alessandria -. In hotel, resort, strutture termali o anche campeggi, una profondità di 1,10/1,20 metri è più che sufficiente per offrire quel che chiede la clientela. Di contro, si investe per dotare lo spazio di sedute, chaise longue, idromassaggi, con il getto che può essere ad aria o acqua, o segmentare la piscina in zone con temperature diverse”.

E poi, salendo di livello, ci sono alcune chicche che ormai si stanno diffondendo nel mercato. “Parliamo in particolar modo delle piscine con il bordo a sfioro (comunemente chiamate infinity, ndr), oppure quelle con pareti trasparenti, un effetto che viene reso tramite il policarbonato o con veri cristalli, mentre sulle dotazioni interne, un plus di rilievo è il nuoto controcorrente” Tutto questo ha un costo, che si unisce, poi, alla necessità di una perfetta manutenzione. “I prezzi sono variabili, difficile indicare una media. Ma è una spesa che va inquadrata come investimento. Con l’utilizzo di materiali di qualità e con la manutenzione corretta, anche per una ventina d’anni non si deve intervenire con altri interventi straordinari”.

Un must

La piscina è di prassi, almeno per gli hotel 4 e 5 stelle, indipendentemente dalla collocazione geografica. La fascia luxury è quella più sensibile al tema. Tra le strutture che fanno dell’acqua un fiore all’occhiello dell’offerta c’è il Grand Hotel des Iles Borromées & spa, a Stresa (Vb), sul lago Maggiore. L’hotel dispone di piscine esterne e interne e tre grandi aree dedicate al benessere (l’Oasis Pavilion spa, il Medical & Beauty Lab e l’area Gym). All’esterno, verso il lago, si trovano tre bacini d’acqua riscaldati, di cui uno idromassaggio (con lettini ad aria, soffioni su pareti verticali, plantari e docce a cascata), uno più rivolto al nuoto (da 32 x 9 metri) più un terzo a uso misto, da 12 metri di circonferenza. All’interno si trovano le piscine più direttamente collegate alla zona wellness. Un piccolo paradiso dell’acqua, composto da cinque diverse piscine, da quella più ampia (31 x 15 metri) a scopo ludico/nuoto, fino alle ‘kneipp’ (percorso da svolgere a piedi in vasche dedicate con temperatura dell’acqua calda e fredda) e a quelle con impianto musicale subacqueo (5,50 x 3,50 metri) per il relax finale.

“Le piscine sono sempre molto frequentate, senza particolari distinzioni tra clientela straniera o italiana” testimonia Statalio Ubiali, responsabile progettazione per il Grand Hotel des Iles Borromées & SPA -. La vocazione spa-wellness riveste una componente fondamentale per l’hotel”.

“Tra le nostre offerte sono sicuramente da menzionare i soggiorni in Medical Spa formulati anche per remise en forme personalizzate. Vanno forte i soggiorni brevi, comprensivi di trattamenti. E nei mesi estivi, quando sono in funzione anche le piscine nel parco, riscuote molto successo il bistrot con servizio a bordo acqua”.

In location come queste la piscina è un valore aggiunto a 360 gradi, al di là del soggiorno e pernottamento tradizionali. “Durante i sopralluoghi per eventi o matrimoni, le aree Oasis Pavilion e spa vengono appositamente mostrate in chiusura della visita, così da creare un impatto visivo capace di conquistare il visitatore. Alcuni decidono di inserire la frequentazione della Spa per gli ospiti, nel proprio evento” aggiunge Ubiali.

Sono tante le strutture che hanno investito su questo versante, per presentarsi alla riapertura primaverile con un’offerta rinnovata Solo per citarne alcune, Delphina hotels & resorts ha rinforzato la sua offerta “five stars”, inserendo la nuova Villa Lentischio con vista sul golfo e piscina privata, a Isola Rossa.

Piscine e wellness

In ambito prettamente spa, sono terminati i lavori di rinnovamento al resort diffuso di Castelfalfi (Toscana), con la Spa che è entrata nel circuito RAKxa Wellness Spa. Nei 1.500 mq dedicati al benessere, ora si trovano sette sale per trattamenti, due saune, bagno turco, area relax e piscina a sfioro riscaldata, sia interna, sia esterna con vista sulle colline.

In casa di LAQUA Collection (i resort che fanno capo alla famiglia Cannavacciuolo), una delle novità 2024 del Vineyard di Casanova (Pisa) è la piscina esterna con lounge bar.

Mentre a febbraio è stato inaugurato Le Cattedrali Relais di Valleandona, in provincia di Asti, che porta con sé una piscina esterna riscaldata.

In Umbria, vicino a Orvieto, ha riaperto il Borgo la Chiaracia Resort & Spa con alcune novità, tra cui aree relax e arredi nella piscina esterna, dotata anche di area ristoro, mentre all’interno la Spa Livinna propone una piscina panoramica interna, bagno turco, doccia aromatica, sauna finlandese riscaldata e sauna salina. Attorno al tema piscina si gioca anche l’offerta di servizi pensati ad hoc per segmenti di clientela.

Il Baia di Chia Resort Sardinia, Curio Collection by Hilton, da quest’anno diventa recommended adults-only (ossia solo a partire dai 16 anni) e la piscina è stata potenziata con nuove cabana dedicate ai trattamenti spa. Infine, non si bada a spese anche nella progettazione di alberghi futuri. Nel 2027 è prevista l’apertura di Palazzo Caravita di Sirignano sulla riviera di Chiaia a Napoli, un investimento di Rocco Forte Hotels con Capri Group. Il progetto prevede 46 suite di ampie dimensioni con due ristoranti, giardini privati, bar, una grande spa e un rooftop con piscina panoramica.

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