Sarà Lombardini22 a firmare la rinascita del Grand Hotel San Pellegrino. Lo studio di architettura milanese avrà il compito di riportare l’iconico edificio in stile liberty, situato nella nota località termale immersa nelle Prealpi Orobie, al suo antico splendore, a quando la struttura era un punto di riferimento per l’élite europea di inizio Novecento.

Lombardini22 si è aggiudicato, infatti, lo studio di fattibilità per la ristrutturazione dell’hotel e affiancherà quindi EKN Development – che gestisce l’immobile dal 2024 – nello sviluppo del progetto che porterà dopo 40 anni alla riapertura della struttura a scopo ricettivo. L’obiettivo è la realizzazione di circa 120 camere e la riqualificazione delle aree comuni, con la creazione di una spa e di un impianto di piscine esterne, oltre a spazi dedicati ai servizi di ristorazione.

“Il Grand Hotel San Pellegrino è un patrimonio storico straordinario, e rappresenta il primo di molti progetti che EKN intraprenderà in Italia. Merita la massima cura e attenzione, e con Lombardini22 siamo certi che questo progetto verrà portato avanti con eccellenza e visione”, dichiara in una nota Ebrahim Nakhjavani, founder and ceo di EKN Development.

Un indirizzo iconico

Inaugurato nel 1904 alla presenza della regina Margherita di Savoia, l’albergo ha accolto nel corso degli anni gli Zar di Russia, il generale Luigi Cadorna e personalità del calibro di Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo e Federico Fellini.

Il progetto firmato nel 1902 dall’architetto Romolo Squadrelli e dall’ingegnere Luigi Mazzocchi ha portato alla realizzazione di un edificio monumentale composto da due blocchi laterali di 5 piani fuori terra e un interrato, e da un corpo centrale di 128 metri d’altezza, sormontato da una grandiosa cupola.

Colosso in pieno stile liberty, l’hotel ha rappresentato nei primi anni del ‘900 una struttura all’avanguardia, dotata dei più moderni comfort tecnologici, dall’ascensore alla luce elettrica, fino agli apparecchi telefonici in ogni stanza, un unicum per l’epoca.

Nel 1929 importanti ammodernamenti hanno riadattato l’estetica dei decori degli ampi saloni del piano terra alle nuove tendenze dell’Art Decò. Dopo oltre 70 anni di attività, la struttura è stata chiusa definitivamente nel 1978. Nel 2000 il Grand Hotel, rilevato dal Comune di San Pellegrino Terme, è stato parzialmente restaurato.

Nel suo intervento Lombardini22 intende preservare la memoria storica e artistica dell’edificio. “Il progetto di fattibilità per il Grand Hotel San Pellegrino Terme ci dà l’opportunità di riscoprire i canoni del lusso e dell’eleganza di un tempo e di reinterpretarli in chiave moderna, contribuendo così a valorizzare parte del patrimonio storico del nostro Paese – spiega Allessandra Magri, director hospitality di Lombardini22 -. Questa fase punta a plasmare il brief progettuale in una visione concreta: un’analisi mirata di aspetti tecnici, amministrativi ed economici che garantisce basi solide per poter riportare in vita questo imponente gioiello dei primi del ‘900″.

Ti è piaciuto questo contenuto? Condividilo con chi vuoi

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE