“Tutta l’umanità sembra attratta da qualcosa di vertiginoso verso il basso, mentre gli equilibristi dimostrano che ci si può mantenere in alto”. Questo il pensiero di Karl Wallenda, il più grande equilibrista di tutti i tempi. E il mantenimento verso l’alto, con un grande senso dell’equilibrio, emerge con forza nell’inchiesta che pubblichiamo nel primo sfoglio del nostro InOut Review di aprile.

Parliamo di questa sfida affascinante e complessa tutta italiana, in un Paese in cui la stratificazione di stili architettonici ha lasciato segni indelebili e distintivi. Il recupero di questo tipo di edifici è, per gli architetti, un sottile gioco tra il rispetto per il passato, la rivisitazione attuale spinta verso i desideri dei viaggiatori e le ambizioni di imprenditori e società di gestione. Ecco perché gli architetti sono spesso chiamati ad autentiche prove di equilibrismo, in cui anche i rapporti con proprietà e società di gestione rappresentano un tassello fondamentale.

In molti casi diventa infatti difficile riuscire a valorizzare l’identità storica di un edificio integrandola armoniosamente con la nuova destinazione d’uso. Questo se la proprietà non si allinea a filosofia e pensieri di archistar che, in alcuni casi, faticano a imporsi.

La parola d’ordine che utilizzano tutti è una sola: rispetto. Nessuno intende cambiare la storia, ma raccontarla con un linguaggio nuovo. Un passaggio estremamente delicato. In sostanza gli architetti, in molti casi, entrano nella hall dell’albergo in punta di piedi. Sanno di poter osare, ma con un limite chiaro. Mai snaturare la struttura.

A proposito di strutture l’edizione di aprile di InOut Review fa un balzo nel mondo outdoor dedicando un servizio al ritorno di moda di un elemento molto particolare, che richiede una progettazione spinta: il labirinto. Restando in ambito outdoor ci piace rimarcare il tema sicurezza legato alle piscine. L’obiettivo di Assopiscine è, infatti, garantirla in modo più efficace, come spiega il presidente di Assopiscine Ferruccio Alessandria, che fa appello al governo per una normativa più semplice. Tutto nel segno del rispetto.

 

Editoriale tratto dal numero di aprile di InOut Review. Sfoglia il magazine qui

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