InOut|The Hospitality Community, la manifestazione di IEG interamente dedicata all’ospitalità che si svolge alla Fiera di Rimini dall’8 al 10 ottobre 2025, ha un corner all’ottava edizione di dOT- design Outdoor Texture, lo spazio di ricerca e sperimentazione progettuale allestito a Milano nel complesso architettonico di San Marco, nel cuore del Brera Design District, dall’8 al 13 aprile.
L’evento dedicato al living design, organizzato da VG crea in collaborazione con EN Space network, propone su un’area espositiva di oltre 1000 mq un percorso di approfondimento sulla ricerca materica e tecnologica alla base del design contemporaneo.
Un contributo al dibattito arriva con dOT MATERICA, il nuovo format espositivo curato da Sabina Antonini e Alessandra Coppa che coinvolge quattro realtà di primo piano della progettazione – ATI Project, Lombardini22, Progetto CMR e Studio Marco Piva – sul tema dell’ideazione di una microarchitettura a supporto di strutture turistico-ricettive a stretto contatto con la natura, sviluppata con il supporto dell’Intelligenza artificiale.
Le affinità tra InOut e dOT sono molteplici, a cominciare proprio da dOT MATERICA; il concept verrà, infatti, riproposto anche a InOut nel padiglione Greenscape dedicato all’outdoor per il contract.
L’IA è protagonista anche di METANOIA, video proiezione performance, ispirata alla città, alle forme e ai materiali, ideata per dOT da Mattia Giannetti per ATI Project con i musicisti ORION, dove arte generativa, intelligenza artificiale e musica elettronica si fondono e dialogano con i visitatori.
Da segnalare anche dOT Experience, che propone un’ambientazione immersiva dedicata alla convivialità negli spazi aperti, traendo spunto da Cohabitare, un’installazione firmata Formafantasma per la Maison Perrier-Jouët, nata all’interno dei vigneti della Maison per celebrare la biodiversità della regione Champagne.
Lo spazio espositivo
Entrando nella piazza ci si immerge in un’esperienza che unisce materiali, forme e innovazione. Si incontra Daniel Rubinetterie, che presenta uno spazio interamente realizzato in ottone e acciaio, dove i materiali con cui sono fatti i suoi rubinetti iconici diventano espressione di uno spazio. Più avanti, l’installazione di Bottegaventisei: una struttura fluida e organica in legno parametrico, ricavato da MDF allo stato grezzo, realizzato con scarti di lavorazioni. Al suo interno, corpi illuminanti di ispirazione cinematografica, tra arte e design. Marco Marin, art director di Lyxo, introduce la nuova collezione di arredi per l’esterno in plastica rotazionale, riciclabile al 100%. Paolelli Outdoor presenta una selezione di vasi in cemento alleggerito. Accanto, una minipiscina di Ideal Control con cascata che crea un suggestivo specchio d’acqua, che si integra armoniosamente nell’ambiente. Quindi, la pergola bioclimatica Mira di Sidera, con moduli ILE – Infinity Led Experience – integrati su tutta la struttura per un effetto emozionale e sorprendente. Concepita da Matteo Ardohain, giovane designer che sintetizza creatività e ingegneria, crea moduli che permettono a strutture pesanti di apparire leggere, quasi eteree, con un sistema di specchi e luci integrate che ingannano la vista, per un effetto ad alto impatto emotivo. Gli effetti di luce esaltano gli arredi outdoor dalle forme scultoree di Fluente, in gres riciclato recuperato dalle produzioni industriali stampati in 3D. L’azienda di barbecue Spolert propone un’innovativa piastra in acciaio a differenti zone di calore. La pavimentazione è firmata Ceramica Mediterranea, con un gres porcellanato ottenuto esclusivamente da materie prime sarde, espressione di un perfetto equilibrio tra territorio, tradizione e tecnologia. 3vo presenta un’interpretazione originale della cucina outdoor, una composizione di elementi a forma di uovo in acciaio inox a specchio, dove ogni elemento si trasforma in un volume scultoreo e funzionale autonomo. L’accesso ai chiostri è caratterizzato da un segno luminoso potente ed evocativo: una specie di Filo d’Arianna che plasma la lampada Anaconda di Egoluce: una linea luminosa lunga 20 metri che guida i visitatori a proseguire il viaggio tra innovazione e materia.
La microarchiettura mimetica
dOT MATERICA, nel chiostro piccolo, presenta i progetti di ATI Project, Lombardini22, Progetto CMR e Studio Marco Piva. ATI Project espone l’idea di microstrutture in acciaio/alluminio che ridefiniscono l’ospitalità urbana: modulari, adattive, per fondere funzione ed emozione. Progetto CMR porta, invece, una microarchitettura che si inserisce armoniosamente nel paesaggio montano, ispirata alla forma di un obiettivo fotografico che inquadra e amplifica la bellezza naturale circostante. Il progetto di Lombardini22 si ispira all’ambiente marino, reinterpretato con l’IA per creare scenari che si ispirano a grotte e coralli, superfici scolpite, giochi di luce e pattern modulari, che evocano forme organiche. Infian Armando Bruno, Studio Marco Piva presenta H-ill, un’indagine formale e materica sulla relazione tra architettura e paesaggio, evocando la collina (hill) e il suo stato di fragilità (ill). La H grafica diviene anche sintesi visiva e concettuale del progetto: setti verticali reinterpretano in chiave astratta le facciate archetipiche delle abitazioni collinari, mentre un elemento orizzontale le attraversa, fungendo al contempo da giunzione strutturale e da segno di equilibrio precario tra astrazione e concretezza, permanenza e instabilità.
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